3830 recensioni a vostra disposizione!
   
 

TUTTO PARLA DI TE Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 27 aprile 2013
 
di Alina Marazzi, con Charlotte Rampling, Elena Radnicich, Valerio Binasco, Maria Grazia Mandruzzato (Italia, 2012)
 
Giunto al suo quarto film, dopo un esordio così difficile da accantonare nella memoria come quello di UN'ORA SOLA TI VORREI nel 2002, l'universo poetico di Alina Marazzi appare ormai saldamente ancorato ai suoi due poli, il privato e l'espressivo. Anche se parla di terze persone (le donne, da sempre al centro del suo cinema, e il disagio post-parto, il baby blues, trauma e depressione di chi è costretto rinunciare, per assumerne un altro, a un proprio posizionamento nella vita) l'intimo rimane (e fortunatamente) indissociabile da ogni situazione del suo cinema; prioritario in ogni immagine nella quale confluisce l'ispirazione della regista. Una dimensione pudica e personale che si fa poetica e che nasce da quello scavare nelle memorie, alla ricerca dei traumi inflitti dal trascorrere del tempo. Cicatrici, che solo le emozioni e i sentimenti dell'istante riescono a lenire.

All'interno di costanti così preziose è come se l'altro cardine del cinema di Alina Marazzi, quello espressivo, tentasse di svincolarsi. Ecco allora farsi spazio in questo TUTTO PARLA DI TE un ruolo maggiore riservato alla finzione, alla recitazione, alla presenza attoriale, con tutto ciò che comporta. Innanzitutto il quesito, nel cinema di una documentarista che grazie alla miscelazione particolarmente sensibile del montaggio ha sempre saputo fondere mirabilmente documento e ambiente, interviste e animazione, materiali d'archivio e musica, di come integrare tanto materiale all'intervento spesso prepotente della fiction.

Pauline che ritorna a Torino dopo anni nel solco del dramma vissuto a suo tempo dalla madre, Emma la danzatrice che in seguito alla maternità deve rinunciare alla propria vocazione reggono il senso dell'inchiesta condotta dal film. E la fatica di quella integrazione non è solo nella staticità espressiva quasi impacciata della Rampling; è spesso anche nella progressione drammatica, nella conseguenza difficile delle situazioni. Così che il forte interesse e la qualità umana e civile del tema non sempre coincidono con quegli spaccati d'ambiente così giusti; con quella Milano tanto significativa da risplendere in modo esemplare.


   Il film in Internet (Google)

Per informazioni o commenti: info@films*TOGLIEREQUESTO*elezione.ch

 
Elenco in ordine


Ricerca






capolavoro


da vedere assolutamente


da vedere


da vedere eventualmente


da evitare

© Copyright Fabio Fumagalli 2024 
P NON DEFINITO  Modifica la scheda